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MONDO METAL WEBZINE

The Providence è una One Man Band proveniente dalla Sardegna, il cui unico componente è Bloody Hansen. Dopo aver dato alla luce due promo nel 2009, "The Fear Remain the Same" e "The Seven Doors of Providence", ecco che questi prendono forma in un unico, orrorifico, full intitolato "Horror Music Made in Hell" (con l'aggiunta di ben 3 tracce originali). Citazioni dai maestri della musica, del cinema e della narrativa horror non mancano di certo in questo lavoro, pertanto, non ci resta che "aprire quel lettore CD" e cominciare l'oscuro percorso...

..."Horror Music Made in Hell" è un album che avverte subito l'ascoltatore riguardo i propri contenuti. Ci troviamo di fronte a 13 (mmm, numero sospetto, sarà un caso?) tracce molto varie tra loro (per durata e ambient), ma con un denominatore comune: puro e sano horror.
Ad aprire questo vero e proprio cd di colonne sonore è "Coming You", inquietante abbinamento tra synth, classico organo d'atmosfera, e grida di disperazione in una tranquilla giornata di ordinaria follia.
Dopo un bel fischio di treno, batteria e organo aprono "Tarot for the People Train", che presenta diversi cambi di tempo e strumenti, mantenendo sempre una atmosfera da "oddio cosa salterà fuori da quella porta socchiusa di quella cabina?".
La brevissima "Interlude for the Dead" è puro delirio. Su una base di sola batteria, risate agghiaccianti di ogni genere invaderanno presto la vostra mente... fate attenzione!
"Take a Look Through the Hills" è una gran bella traccia, che racchiude in sé malinconia e tristezza. Anche qui risultano molto efficaci i sottofondi di grida strazianti ed effetti sonori, che richiamano alla mente le situazioni più dolorose della guerra.
Servono commenti per "Never Sleep Again"? Un'angosciante filastrocca che, a metà traccia, lascia spazio a un dolce quanto triste piano e a una sadica risata, per poi riemergere andando a chiudere il brano.
Molti effetti elettronici per la prima parte di "Tall Man", che fanno da accompagnamento al classico dialogo da film horror: "Su portami a casa... ma cos'è questo rumore... andiamo via... non aprire...", e vi lascio immaginare il resto... veramente da brivido!
"Everynight Comes the Blind" si apre con un dialogo, che evoca l'immagine di un uomo e una donna in cerca della figlia smarrita, in una classica atmosfera da "Non aprite quella porta" o "La Casa". Davvero molto inquietante la base di tastiera su grancassa e charleston, fino all'ingresso delle chitarre elettriche che danno il via al massacro... in senso letterale. Davvero una bella traccia, molto forte e capace di raggiungere l'obiettivo.
"Slasher" si potrebbe definire una traccia splatter, giusto per stare in tema. Chitarre ultradistorte, batteria che picchia, cantato cattivo e terrore a mannaiate.
"We Eat You at Midnight" non lascia nulla all'immaginazione con un dialogo-intro davvero macabro. Sul piano musicale la traccia è molto ben costruita, partendo con un bel giro di chitarra classica, e sfociando in riff di elettrica, che rendono una atmosfera apocalittica, priva di speranza. Nella parte finale del brano tutto si ferma, dando spazio agli accordi di un pianoforte che mettono il sigillo sulla desolazione e, forse, su chi è sopravvissuto...
"Cursed" è un lento arpeggiato, davvero d'atmosfera (inquietante).
"Death Bag" comincia con le note basse di un piano, e si dispiega in una struttura trascinata e carica di angoscia, con dialoghi e pianti ad arricchire l'atmosfera da vecchi B-movies anni '70.
"Don't Go to Town" è violenta con una venatura di melodia, in stile "ti affetto con la motosega ma poi ripulisco per bene". È una delle tracce più lunghe dell'album con i suoi 6 minuti e poco più, ma si fa veramente apprezzare anche perché ricca di cambi ben eseguiti e vari.
Si chiude con "Rosemary" (io questo nome l'ho già sentito), 10 minuti di inquietudine. Tra dialoghi sul baratro di una rupe con il sottofondo delle onde che si infrangono, nenie di follia, chitarre elettriche e acustiche che si danno il cambio in riff e sonorità angoscianti, previsioni di catastrofi naturali, e litanie demoniache, questa traccia dà il colpo di grazia all'ascoltatore.

"Horror Music Made in Hell" è davvero un gran bel lavoro, e se vi aspettate la battuta "non ascoltate queste canzoni se volete dormire sereni la notte", be'... vi invito calorosamente, invece, a spararvi questo full dei The Providence proprio prima di andare a letto... e sogni d'oro!! (Ehy Freddy, Freeeeddy, andiamo a giocare con Jason?).
Marcello

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